Carte da lettera. Lettere di personaggi famosi dall’800 a oggi

 

Carte da lettera. Lettere di personaggi famosi dall’800 a oggi è un volume della collana di narrativa per la scuola secondaria: LeggerMENTE.

Il testo è diviso in tre sezioni, la prima contiene le lettere che scrisse Antonio Gramsci ai figli dal carcere di Turi, dando suggerimenti e indicazioni su temi come la scuola, le letture da praticare e quelle da non esercitare o i giochi. Nella seconda sezione dal titolo: Lettere ai familiari troviamo le epistole di Franz Kafka, Vincent Van Gogh, Natalia Ginzburg e Susanna Tamaro, mentre la terza sezione è dedicata alle Lettere speciali che comprendono le epistole dal fronte, le lettere dei condannati a morte della Resistenza, le lettere di Tiziano Terzani contro la guerra, quelle di don Lorenzo Milani, di Oriana Fallaci e di Umberto Eco.

Si chiude il volume con un bel dossier e un focus sulle professioni legate alla scrittura.

Leggere delle lettere scritte a mano in una società sempre più digitalizzata e iperconnessa in cui si hanno a disposizione 240 caratteri per interagire, vuole essere un invito a una lettura ricca di emozioni e suggestioni, perché le parole e le testimonianze veicolano messaggi che sono sempre vividi e validi nel corso del tempo. Molte di loro offrono spunti di riflessione perché sono storie di vita, ricordi di un passato o aneddoti di un presente, sono un patrimonio di valori, hanno una rilevanza sociale, storica e umana.

Pubblicare carteggi a tema personale vuol dire imparare a conoscere le personalità e i caratteri di chi scrive, in ogni lettera si scoprono frammenti emblematici e unici, stati d’animo intimi e privati.

In questa carrellata di esempi si possono trovare diverse tipologie di epistole utilizzate dagli scrittori per comunicare ciò che accade, per attirare l’attenzione del lettore o per esprimere sentimenti e eventi particolari.

Anche Natalia Ginzburg scrittrice prolifica e autrice del capolavoro letterario Lessico Famigliare, della quale oggi ricorre il giorno di nascita, si è dedicata nel romanzo Caro Michele edito nel 1973 al genere epistolare. Dal brano estratto di pagina 90, Adriana la madre del protagonista, comunica al figlio che il padre sta male. Attraverso i pensieri e le parole di Adriana emergono solitudine, malessere e uno spaccato di famiglia divisa tra generazioni.

Leggere delle lettere è un’esperienza empatica e appassionate, che coinvolge e cattura, dove in un amalgama armonica e ricca di particolari si rivelano legami e spaccati inediti e originali, sostenava difatti il filosofo Friedrich Nietzsche che "la lettera è una visita inaspettata".

Buona lettura!

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